Lisa Biedlingmaier

Per la residenza Souvenir Souvenir Lisa Biedlingmaier propone al pubblico una selezione di suoi recenti lavori ed un libro d’artista, esposti per l’occasione a Villa Florida allo scopo di offrire uno scorcio sulla sua pratica artistica.
In una nicchia di tufo del giardino, progettata forse per ospitare una scultura ormai scomparsa è installata un opera proveniente dalla serie Body Building (2019).
Entrando nella villa invece si è accolti da due altre opere: nella nicchia, SIEN (2022) dalla serie „I am Healer” e ZULEILABO, opera approfondita nel testo a seguire, gentilmente prestato per questa occasione da Judith Opferkuch.
Vista la natura sperimentale e processuale della residenza abbiamo deciso, insieme all’artista, di allestire nella seconda stanza della villa una serie di lavori non finiti, in lavorazione (Works in progress, Studio situation) insieme ad un libro d’artista, così da integrare in questa occasione un intreccio di processi che compongono la pratica di Lisa.

Lisa Biedlingmaier (*1975, Tscheljabinsk, Urali) ha
studiato alla Kunstakademie di Stoccarda fino al 2003, ha conseguito un diploma in fotografia (2005) e un master in belle arti (2019), entrambi presso la Zurich University of the Arts. Cresciuta in Georgia, Biedlingmaier vive e lavora a Zurigo dal 2003. Fa parte di due collettivi di artistə, Bad Lab e M.Paradoxa. Canta e suona un gong sinfonico nei suoi gruppi FEINSTAUB e FABRE.
Nel suo lavoro Lisa Biedlingmaier è solita collegare la sua esperienza personale a quella collettiva. Viceversa, analizza in che modo l’individuo è influenzato, consciamente e inconsciamente, dalle complesse relazioni con il mondo esterno. Nel corso della sua carriera, Biedlingmaier ha acquisito una vasta conoscenza delle pratiche di guarigione olistica, come le terapie energetiche attraverso la canalizzazione (channeling).
Ad oggi, si immerge in queste pratiche per comprendere meglio le interdipendenze tra la società e il bagaglio personale di ciascunə così come il nostro benessere mentale, spirituale e fisico.
Lisa Biedlingmaier si riferisce alla psiche umana secondo un modello diffuso nella psicoanalisi: sostiene che la psiche è composta da più livelli che si sviluppano continuamente nel corso della vita e che sono molto legati all’ambiente sociale e alla storia personale di ciascunə.
Secondo Biedlingmaier, questi strati, che alla fine formano il nostro modo di pensare, si fondono in schemi che esprimono il nostro comportamento e la nostra capacità di affrontare le sfide della vita.
Applicando il Macramé, un’antica tecnica di annodatura utilizzata per produrre particolari tessuti, Biedlingmaier affronta tematiche che emergono ricorsive all’interno del suo lavoro: I vari nodi rappresentano le nostre esperienze di vita,

che spesso risultano essere un bagaglio mentale che ci portiamo costantemente dietro. Intitolando le sue opere con codici energetici, Biedlingmaier intende offrire allə spettatricə la possibilità di sciogliere i nodi psicologici.
Materiali complementari come plexiglass, porcellana, specchi, oggetti di uso quotidiano, barre di ferro o di legno enfatizzano i temi che Biedlingmaier affronta attraverso opere specifiche. Riordinati, questi stessi elementi potrebbero rappresentare un altro tema, a dimostrazione del fatto che l’artista illustra visivamente gli strati psicologici ed energetici in continuo mutamento di cui sono fatti gli esseri umani.
Un esempio di questo processo si trova nell’opera
l’opera all’ingresso sul lato destro, intitolata ZULEILABO (2021). Il codice energetico di questa installazione mira a liberare il carico tossico delle nostre emissioni emotive e a cancellare la memoria negativa immagazzinata nei nostri organi sessuali. Pertanto, ZULEILABO esplora la sessualità, la procreazione e la mortalità. Il feltro color carne è materia morta naturale, mentre i nastri neri ricordano reggicalze a simboleggiare la vita pulsante. Allo stesso tempo, le strisce nere fanno riferimento alla morte.
La pesante barra di ferro, utilizzata in edilizia, appesantisce l’apparentemente fragile struttura in macramé.
ZULEILABO invita chi osserva a riflettere sui movimenti ciclici della vita, sulle sue gioie e sui suoi fardelli. Ogni vita nascente contiene una parte che si sta spegnendo, il che implica che l’inizio e la fine, la crescita e la decadenza sono in definitiva un tutt’uno.
Testo originale di Judith

Opferkuch Traduzione dall’inglese: Sonnenstube

Post a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *